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Rassegnazione

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Talvolta la verità di un fatto è inconfutabile

benchè ostinatamente ricusata

e non servono ipotesi né analisi

o spostare i tasselli nel mosaico.

Non v’è speranza di mutar la sorte,

nessuna secondaria via

e non v’è scampo.

 

Sicchè altre sembianze assume,

dopo l’ultimo esperimento escogitato,

la resa, quando in preda allo sconforto

non più si oppone resistenza

e della quotidiana lotta della mente

in bilico tra poli d’opposti segni,

non v’è traccia se non in quel setaccio

che oscillando riporta i grani in superficie.

 

 

 

 Arcangelo Galante - 24/04/2020 18:31:00 [ leggi altri commenti di Arcangelo Galante » ]

Lirica che esprime efficacemente una situazione di disagio interiore, giacché vi trova spazio soltanto la rassegnazione.
Essa impedisce quasi di sperare, poiché impone all’anima di adattarsi alla realtà.
Tale stato emotivo, viene poeticamente espresso, con lucidità e sofferenza.
Opera ben strutturata, al fine di un’ottima resa emotiva.
Romanticamente, saluto l’autrice, prima di congedarmi.
Grazie per avermi letto, gentil Rosetta!

 Dedalus - 24/04/2020 18:04:00 [ leggi altri commenti di Dedalus » ]

"Arte per l’arte" così definirei questa serie di liriche in cui si susseguono descrizioni di stati d’animo in cui si avverte una sofferenza viva, cruda e forte. In questa ultima si transita dalla sofferenza fisica ad una riflessiva in cui entra in gioco il pensiero che succube va incontro ad una resa "non più si oppone resistenza/e della quotidiana lotta della mente/...non v’è traccia". L’essere ormai perde lucidità e come in "trance" abbandona quella strenua resistenza finora opposta "Non v’è speranza di mutar la sorte/.../e non v’è scampo". Lirica stupenda che dà al lettore una misura reale di ciò che può incombere in alcune particolari situazioni su d’un essere nella sua totalità.
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